Fino a trecento euro in più in busta paga. Tanto pesa l'ipotetico
intervento sul cuneo fiscale da 2,5 miliardi di euro promesso dal
Governo. Se per le imprese si profila un incentivo per quelle che
intendono assumere o investire; per i lavoratori l'unica via sembra
quella di un bonus sullo stipendio, ovvero una tredicesima più pesante
dall'anno prossimo.
Gli interessati, tra lavoratori e pensionati sono
36,281 milioni per un beneficio pro capite di circa 1.040 euro.
Aumentando di 2-3 miliardi di euro la dotazione di queste detrazioni si
avrebbe un beneficio secco medio per ciascuno di 70-80 euro l'anno. Il
primo appuntamento per verificare come intervenire è fissato il 7
ottobre, quando il governo ha in agenda l'incontro coi sindacati. Nei
giorni successivi toccherà agli imprenditori.
È presumibile che, del
possibile intervento di 4-5 miliardi nella legge di stabilità, metà sia
destinato ai lavoratori e metà alle imprese. Secondo fonti sindacali, si
può calcolare più o meno per ogni 100 euro di aumento medio di
stipendio, attraverso l'aumento delle detrazioni Irpef sul lavoro
dipendente, circa 1 miliardo di spesa. Ma tra le ipotesi potrebbero
esserci anche quelle di mettere un tetto al reddito, per usufruire delle
detrazioni. E poi c'è il capitolo pensionati, visto che i sindacati
potrebbero chiedere che il sostegno riguardi anche i loro assegni,
soprattutto per le somme più basse.
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